In Attesa di Gaia

Un’esposizione artistica è l’espressione visiva di un’idea, una rappresentazione pensata per convogliare un punto di vista.

Sin dal momento della sua ideazione, con In Attesa di Gaia abbiamo voluto dar vita ad un progetto di Arte, Cultura e Natura, dove l’unicità diventa ricchezza, in cui i giovani sono protagonisti e portatori di un importante messaggio: salvaguardare il nostro Pianeta.

Chi osserva è introdotto in un mondo vegetale, entra in comunione con la Natura nella sua espressione più fertile: la natura come fonte di ispirazione e narrazione. Il titolo racchiude ciò che il progetto vuole raccontare, ovvero un percorso di attesa e amore verso Gaia intesa come Terra ma anche come Gioia.

I giovani sentono il desiderio di voler rompere gli schemi imposti dall’ambiguità di un mondo che rifiutano e che vorrebbero cambiare. Con i loro sguardi, i loro corpi, le loro anime, si rendono così portavoce di una denuncia: il rifiuto del mondo così come le precedenti generazioni glielo stanno consegnando.

Con questo loro atteggiamento consapevole di attesa nei confronti di un nuovo inizio, di una rinascita, vogliono offrire una propria chiave di lettura e sottolineare che esiste un mondo diverso, un’alternativa al caos e alla comunicazione artefatta che prevale sull’autenticità delle relazioni interpersonali, alla marginalità e alla solitudine che schiacciano l’inclusione.

In mostra non ci sono soltanto i gesti, le espressioni, i volti delle ragazze dei ragazzi avvolti dall’armonia del mondo vegetale in un abbraccio che invita il visitatore ad una riscoperta del proprio rapporto con la natura e gli altri, ma c’è un percorso interiore e collettivo, intenso, profondo, che denuncia la volontà di un cambiamento radicale e proietta all’esterno la luce e la bellezza della diversità.

Se è vero che “l’essenziale è invisibile agli occhi”, questo progetto vorrebbe proprio dare forma all’invisibile, all’essenziale, per dare vigore a questa RI-evoluzione.

Gaia è il nostro nuovo inizio, la nostra altra possibilità: una nuova vita generata da bellezza e che inebria le nostre anime.

Il percorso espositivo si articola in 39 immagini e un video che completa e dà il giusto respiro al percorso fotografico. Ha spazi che accolgono manufatti in ceramica realizzati dai ragazzi/e all’interno dell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici” di Firenze, le cui serre sono state anche luogo dei vari set fotografici, e componimenti poetici scritti dai ragazzi/e dell’Associazione che accompagnano il percorso espositivo.

L’idea e il progetto sono dell’Associazione Le Tre e un Quarto. Autrici degli scatti fotografici e delle riprese per la videoinstallazione sono rispettivamente Candida Vettori e Federica Bargagni. Curatore dell’allestimento a Palazzo Malaspina in San Donato in Poggio è Lorenzo Bojola. Main sponsor del progetto è Ente Cambiano Scpa. Partner del progetto è Giardino SottoVico APS.

Il progetto è stato esposto:

14 ottobre 2023 – 07 gennaio 2024 c/o Palazzo Malaspina, San Donato in Poggio – Barberino Tavarnelle (FI)

13 gennaio 2024 – 03 febbraio 2024 c/o Museo Ghelli, San Casciano in Val di Pesa (FI)

30 agosto 2024 – 29 settembre 2024 c/o Galleria Olmastroni, Siena